scrivevo di Carla, della sua passione per quello che fa, delle difficoltà che piano piano, a modo suo, affronta.
Così, il suo terzo documentario di cui parlavo è a buon punto.
E non mi sbilancio dicendo che è finito, con Carla non si sa mai.
E non mi sbilancio dicendo che è finito, con Carla non si sa mai.
Però a me sembra un piccolo traguardo: nonostante l'età, il poco tempo, lo sforzo organizzativo cui si è dovuta sottoporre,
e soprattutto
nonostante un insegnante totalmente inadeguato che lei stessa ha dovuto riempire di thè, correggere a scappellotti, gratificare ogni tanto di una stretta di mano,
(e di soldi, direbbe lei: ha ragione, anche di qualche soldo, ahimè...)
...nonostante questi e altri fastidi...
Carla ha raccontato la sua storia.
Importante, lo ha fatto alla sua maniera.
Non alla mia, che l'ho vessata di critiche, nè a quella di nessun altro.
Dite quello che volete, ma secondo me questo è un bellissimo trofeo.
Il film si chiama Lontano una vita,
le ho dato una mano a montare il trailer che linko qui.
Le auguro di continuare a guardare quello che ha intorno come fa ancora oggi.
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